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Altra bella scarpinata sulle Orobie, oggi sono con Paolo e la meta non è ben definita, anche se l'idea c'è ed è abbastanza chiara. Partiamo verso le 6.00 da Carona e con buon passo raggiungiamo il rifugio Laghi Gemelli dove facciamo una breve pausa per riempire le borracce. Si prosegue al Lago Colombo e poi, dal caminetto attrezzato, giungiamo al Pizzo del Becco con un bel cielo limpido ed una temperatura ottimale, mentre ad Est si vedono già le nuvole ribollire. Scendiamo il primo tratto e deviamo a nord superando qualche piccolo tratto di neve portandoci, un po' a occhio, ai piedi dei corni di Sardegnana. Sempre "a naso" superiamo la cresta che porta al Torretta (che percorreremo dopo) e arriviamo ai piedi della bastionata rocciosa. La si risale con attenzione (passaggio di II III grado, ma con roccia buona) e raggiungiamo la bellissima ed esile cima. Con la massima attenzione disarrampichiamo il tratto di roccia ed il canalino e ci portiamo sulla cresta Ovest del Torretta che ci porta su questa poco frequentata cima!
Le nuvole iniziano a risalire, ma per ora il tempo è splendido. Proseguiamo il giro scendendo un ripido canale erboso che ci porta direttamente al Passo d'Aviasco dove prendiamo il classico sentiero che ci porta alla cima dei Frati, Cima di Valrossa ed infine al Cabianca. Da qui vogliamo raggiungere il Madonnino e proviamo a "tastare" la cresta che collega queste due belle cime. Non esiste un sentiero, ma una labile traccia, qualche omino (ne abbiamo fatti e sistemati alcuni) ed un po' di naso, ci permettono di aggirare il primo gendarme e trovare il canale (II grado su roccia abbastanza buona) che ci porta sul secondo da cui è ben visibile la traccia che porta alla Madonnina del Madonnino...
La soddisfazione per aver percorso questa nuova cresta è tantissima e siamo davvero contenti. Le difficoltà non sono altissime, ma va comunque percorsa con la massima attenzione per la sua sottigliezza in alcuni tratti, per la traccia da individuare e per la presenza di roccia non sempre buona! Dal Madonnino giù a salti al Portula dove ci fermiamo per pranzo, poi proseguiamo alla cima di Reseda e, visto il tempo in peggioramento e l'orario (dobbiamo essere alle 17 a Piazza per la presentazione dell'Annuario) rinunciamo a Grabiasca e scendiamo al Paradiso dei laghi del Poris e quindi al Calvi dove, dopo un fresco succo di frutta, scendiamo velocemente a Carona dove, un fresco bagno nel lago, ci rigenera e ci fa sentire nuovi e pronti per la serata!
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